Ad Aprile laboratorio di  Ana Cotorè “Bodily Topographies 

Il 10 – 11 – 12 Aprile 2018  dalle  ore 11:30 – 13:00, la danzatrice e coreografa Ana Cotoré terrà un workshop dal titolo: Bodily Topographies. 

Il laboratorio di danza “Topografie Corporee” si basa su una ricerca che ha dimostrato come la percezione consapevole e non consapevole delle emozioni attivi il livello fisiologico e somatosensoriale in diverse parti del corpo: ogni essere umano ha una mappa del corpo in cui sono rappresentate le diverse emozioni.
L’obiettivo del workshop sarà quindi quello di tradurre in movimento improvvisato, anche coreografato, queste sensazioni corporee interne attraverso linee guida o schemi guidati basati sulle sei emozioni di base, rabbia, paura, disgusto, felicità, tristezza e sorpresa,  e le parti del corpo collegate a ciascuna emozione. Questo approccio globale alla ricerca del movimento aiuterà a sviluppare un movimento personale attraverso il lavoro di improvvisazione e il materiale coreografico, incentrato sull’apprendimento autodiretto attraverso la scoperta.

Il laboratorio è indirizzato a danzatori/coreografi di livello intermedio – avanzato

 

Ana Cotoré

Ana Cotoré conosce le tecniche di movimento attraverso la pratica della ginnastica ritmica da competizione e del balletto classico a Saragozza (Spagna). Si è quindi specializzata in danza contemporanea con formazione indipendente in varie tecniche in Spagna, Francia, Germania, Italia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Brasile e Corea del Sud. Ha partecipato a numerosi progetti artistici legati alla danza, al teatro danza, alla video-danza, al film-documentario e alla fotografia, e ha anche tenuto corsi e workshop in Spagna, Italia, Grecia, Lettonia, Brasile e Corea del Sud. Allo stesso modo, la sua formazione come laureata in Psicologia e una laurea in Educazione Sociale le ha permesso di sviluppare progetti di danza pedagogica con gruppi a rischio di esclusione sociale. Come ballerina e coreografa indipendente, ha partecipato a numerosi festival (Berlino, Napoli, Barcellona, Huesca, solo per citarne alcuni), con pezzi basati sull’improvvisazione. Il suo stile di danza è uno sviluppo idiosincratico della pratica dell’improvvisazione come strumento per la creazione coreografica, così come una ricerca sul corpo attraverso modelli di movimento dai diversi approcci in cui è allenata.