La finale di Residanza – La casa della nuova coreografia 2020, bando indetto da Movimento Danza – Organismo di Promozione Nazione di Gabriella Stazio, si è tenuta lunedì 7 dicembre in diretta live streaming dal Teatro Sala Assoli di Napoli.
Nonostante le limitazioni anti-covid, la danza è entrata nelle case di tantissimi appassionati e addetti ai lavori!
I tre giovani coreografi e danzatori giunti in finale si sono esibiti di fronte ad un pubblico “virtuale” e ad una giuria collegata da remoto.
Diversi e tutti interessanti i lavori proposti dai finalisti: tre assoli molto eterogenei per tematiche, qualità e struttura coreografica, ma tutti di altissimo livello scenico.

A rompere il ghiaccio la vicentina Marta Giovanna Tabacco, prima ad esibirsi con il suo assolo M- io, che ha dato vita ad una messa in scena molto teatrale e che ha voluto porre l’attenzione sul tema della perfezione ad ogni costo, la perfezione imposta dalla società e che troppo spesso finiamo per auto-imporci.

Secondo ad esibirsi il campano Marco Munno con la sua performance dal titolo assai “intricato” Knotting. Metafora dei nodi che spesso ci attanagliano, nelle mente e nel corpo, il danzatore mette in scena il percorso che va dal momento più intricato fino a quello della liberazione dai propri limiti e costrizioni.

A chiudere il trittico di finalisti è stato Marco Casagrande, campano, con PRIVATE RITE – Something is growing. Un gioco affascinante di luci e ruoli in cui il protagonista – il danzatore o il tappeto? – sviluppa un intimo rituale tra il soggetto e il piccolo ambiente che abita tanto forse da non capire più chi è cosa.

Ad arricchire questa cornice, l’esibizione del vincitore del bando 2019, Nicolas Grimaldi Capitello con il suo The last one, performance che si riconferma forte e d’impatto con una tematica molto calda ed attuale: il cambiamento.

La finale, molto eterogenea e molto equilibrata, ha visto vincere Marco Munno con Knotting.

Quest’anno più che mai, in assenza di spettacoli dal vivo, il bando Residanza si conferma un appuntamento importante per la giovane danza d’autore. Trampolino di lancio per tanti giovani, tra cui Luna Cenere, Simona Perrella e Nicolas Grimaldi Capitello, speriamo che possa portare tanti successi anche ai finalisti di quest’anno.


La classifica e il punteggio della finale

Primo posto con 127 punti

Marco Munno con Knotting

Secondo posto a pari merito con 125 punti

Marco Casagrande con PRIVATE RITE – Something is growing
Marta Giovanna Tabacco con M-io


Chi è Marco Munno

Marco Munno nasce a Santa Maria Capua Vetere il 14/10/1998.
Inizia la sua carriera da danzatore studiando Danza Classica, Danza Moderna, Danza Contemporanea e Hip Hop presso “body&soul” di Marta Loffreda e Angelica Sessa.
Accede tramite Borsa di Studio al Corso di perfezionamento per danzatori contemporanei OCP (Opificio Certificate Program) 2017/2018 diretto da Diana Florindi.
Ottiene numerose Borse di studio come: VIVO ballet di Enzo Celli, Art Garage, RIDA e altre.
Ha lavorato in diverse compagnie teatrali e di danza contemporanea Capatosta Dance Company di Marco de Alteriis, Lineout dance company di Mauro Bocchi, E.sperimenti Dance Company di Federica Galimberti, Compagnia Danzaflux di Fabrizio Varriale, Teatri di Carta, Casa del Contemporaneo.
Si esibisce in workshop/audition con performance con la Tanz Company Gervasi e con Opificio in Movimento per numerosi laboratori Coreografici.
Prende parte a numerosi workshop ed intensive di danza contemporanea con: Helder Seabra (Wim Vandekeybus), Kristina Alleyne(Akram Khan), Hofesh Shecther Company, Fabian Thome Duten (Sidi Larbi), Elio Gervasi (Tanz Company Gervasi), Ken Ossola e molti altri.


La Giuria della finale

Adriano Bolognino, coreografo Under 35

Enzo Celli, coreografo, insegnante di danza, direttore del VIVO di New York

Gemma Di Tullio, responsabile Programmazione danza del Teatro Pubblico Pugliese.

Velia Papa, direttore di Marche Teatro

Silvia Poletti, Giornalista e critico di danza (www.sole24ore.com, corriere fiorentino/cds Danza&Danza)


Ha presentato la serata Elisabetta Testa


Photo Credits Maurizio De Nisi


L’evento si è svolto nell’ambito del progetto Gap! Change! Now! Projects for the next dance generation 2018/2020 con il sostegno del Ministero per i Beni e Attività Culturali  – Regione Campania.