SULLE ALI DELLA GRAVITA’ (2022) VIDEO

L’energia è compressa in un corpo che prova a liberarla ma rimane come di pietra, ancorato in un punto preciso dello spazio. Alla ricerca di una un strada per comunicare con l’esterno, la forza inizia a fluire attraverso lo sguardo e il tatto, con un’intensità crescente, e saranno questi sensi a guidare la danzatrice nella creazione di percorsi spaziali e mentali inediti. In un’esperienza unica e personale, progressivamente si manifesta la tensione verso l’equilibrio: il mondo interno trova un’espressione più armonica e lo spazio esterno si arricchisce di significati, risonanze e potenzialità di sviluppo.
coreografia di Sonia Di Gennaro

MIRROR MOVEMENTS FOR J.S. BACH (2021) VIDEO

Una stesura coreografica su musiche di Johann Sebastian Bach.
Un lavoro sulla percezione come mezzo di scoperta di se, della materia di cui siamo fatti.
Ogni relazione diviene un universo sensibile e allo stesso tempo materico che da spazio e tempo all’invisibile, essenza che si rivela, nel presente, come uno specchio di ciò che siamo e sentiamo.
Coreografia di Fabrizio Varriale


STRADE PARALLELE
(2017-2018) VIDEO

Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino. (Susanna Tamaro)
Strade parallele e destinate a non incontrarsi mai, corpi che si guardano, si cercano, si scrutano, senza mai toccarsi.
Potresti percorrerle così per sempre, all’infinito. Cosa accadrebbe se cambiassi improvvisamente strada?
Mondi paralleli e possibili incontri in un gioco di sliding doors nella nuova coreografia di Sonia Di Gennaro per il Performing Arts Group –  Compagnia Giovani Movimento Danza.
coreografia di Sonia Di Gennaro
regia di Gabriella Stazio
prima rappresentazione: Second Hand – Di Seconda Mano, XVI edizione, novembre 2017, Galleria Toledo – Teatro Stabile D’Innovazione

WATCH YOUR STEP (2017) VIDEO

La coreografia è un viaggio. Un cammino.
Due danzatori in costante “contact” l’uno con l’altro, complici nei loro ritmi e movimenti, seppur con personalità diverse, riescono ad immaginare un viaggio comune sostenendosi a vicenda.
regia e coreografia di Sonia Di Gennaro
prima rappresentazione: Galleria Toledo – Teatro Stabile d’Innovazione


PINBALL 
(2015-2016) VIDEO

Pinball è un gioco. Lanciando su un piano più volte delle biglie, a gruppi o una biglia alla volta, ne osservo le traiettorie, gli scontri, i cambiamenti improvvisi di direzione, le rotolate veloci e i piccoli sbalzi. Questo disegno apparentemente caotico unito alle variazioni improvvise del ritmo del loro movimento ispirano la coreografia. I danzatori con movimenti fluidi interagiscono secondo schemi non sempre predefiniti creando disegni , geometrie spaziali e incontri – scontri simili a quelli di un gioco come il pinball.
coreografia di Sonia Di Gennaro
direzione artistica di Gabriella Stazio
prima rappresentazione: E45 Napoli Fringe Festival, giugno 2015


A LA RENVERSE
 – riedizione (2014)

Coreografia di Mathilde Monnier
rimontata da Sonia Di Gennaro
Teatro Stabile di Napoli


ARIA – A DOOR IS AJAR SUITE
 riedizione ( 2014) VIDEO

Coreografia di Gabriella Stazio
Teatro Stabile di Napoli


VENT (pecchè aggia sfugà)
(2014)

Coreografia di Alessandro Schiattarella
Musiche di Alessandro Schiattarella
Prima Rappresentazione: Teatro Stabile – Napoli


IL FUOCO DEL VESUVIO
(2013)

Messa in scena per la prima volta da Gabriella Stazio nel 1998, la suite de “Il fuoco del Vesuvio” si basa su un incontro-scontro, tra tradizione e modernità, dal quale vengono fuori gestualità e musicalità inedite in una esplosione simile ad una eruzione vulcanica.
Coreografia di Gabriella Stazio
Musiche originali di Luigi Stazio
Musiche di Almamegretta
Prima rappresentazione: Movimento Danza, Napoli


EVENT FOR FIVE
(2013) VIDEO

L’Event, secondo la teoria di Merce Cunningham, è una performance assolutamente unica e irripetibile.
“Event (for) five” prende spunto da vari estratti di coreografie diverse e li unisce ad elementi nuovi creati per l’occasione, per una performance site-specific che mette in relazione la danza e l’architettura.
Coreografia Gabriella Stazio
Musiche degli Almamegretta
Musiche originali Luigi Stazio
Prima rappresentazione: Accademia di Belle Arti, Napoli


FRAGILITY
(2013)

La felicità è fragile.
Si incrina, si consuma, a volte si rompe.
Legata all’attimo, leggera come l’aria, la felicità si libera, si trasmette, si perde, si insegue.
Si scopre e non si possiede.
Coreografia Gabriella Stazio
Assistente alla coreografia: Sonia Di Gennaro
Musiche Dj Spooky
Prima rappresentazione: Villa Di Donato, Napoli


CITTA’ PERDUTA – 20 ANNI DOPO
(2013) VIDEO1 VIDEO2

Nel 1993 Gabriella Stazio presentò per la prima volta a Napoli e in Italia una performance di danza nel Museo Archeologico Nazionale. Un evento site-specific. Un progetto avanguardista, mai realizzato prima, che il Museo Archeologico nazionale di Napoli accolse con lungimiranza e spirito di ricerca. Oggi di iniziative così se ne vedono tante, ma allora l’evento creò grande clamore e interesse.
Dopo 20 anni, Gabriella Stazio è tornata al Museo Archeologico Nazionale con “Città perduta – 20 anni dopo”, presentando una coreografia che come venti anni fa è ispirata all’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei nel 79 d.C. Mentre nell’edizione del 1993 la coreografia venne eseguita nella sala del Plastico di Pompei, 20 anni dopo sono stati i giardini interni del Museo Archeologico ad ospitare i corpi dei danzatori. Un habitat naturale creato da pietre e muschio da cui i corpi si distaccano per esplorare uno spazio delimitato da vetri trasparenti. Attraverso queste ampie vetrate il pubblico ha seguito la performance da molto vicino, ma allo stesso tempo da molto lontano. Come l’eruzione del Vesuvio che è parte della nostra memoria collettiva, come per una città perduta che desideriamo ritrovare.
Pur essendo una coreografia site-specific, “Città Perduta” si adatta ad altri contesti in cui sia possibile un rapporto più diretto tra performers e pubblico.
Coreografia Gabriella Stazio
Musiche originali Luigi Stazio
Assistente alla coreografia Sonia Di Gennaro
Prima rappresentazione: Museo Archeologico Nazionale, Napoli


IMPRINTING
(2012)

Imprinting è una rielaborazione di frammenti tratti da alcune coreografie di Gabriella Stazio (“Aria”, “Corpi in Esposizione”, “l’Here du Berger”), presentati senza musica in una forma originale ed inedita.
Coreografia di Gabriella Stazio
Prima rappresentazione: Agorà Morelli – Tunnel Borbonico, Napoli


PUNTO LINEA, PUNTO CERCHIO
(2012)

Il punto definisce una posizione un inizio, due coordinate una x una y. Nessuna dimensione se non la più semplice quella di essere. Un punto, due punti una superficie coperta di punti.
Punti che si relazionano tra loro creando traiettorie e geometrie, casuali, indefinite eppure organiche, logiche e naturali.
Un punto segue un punto che segue un punto che segue un altro fino a una linea. Linea dritta, successione di punti, sequenza. Sfilano in un equilibrio dinamico direzioni che si aprono diventando angoli, triangoli di luce, raggi, fasci luminosi.
La linea apre la sua natura retta per mostrarsi come ventaglio, luminoso.
Curva, poi. Altra curva, ancora, e un’altra.
La sequenza si dispone progressivamente in un circolo corale, una linea circolare con vuoto il centro.
Il cerchio, magnetica entità geometrica diviene luogo di scambio tra frasi, tratti di linea curva e relazione tra punti elementi danzanti figure singolari fatte della stessa materia, parti che fanno il tutto.
Coreografia di Sonia Di Gennaro
Musiche: Nukua, Spyweirdos, Trypanosoma, Murcof
Prima rappresentazione: Teatro Don Bosco, Roma


BODY EXPOSITION – SUITE
(2011) VIDEO

Body Exposition è la coreografia con la quale Gabriella Stazio partecipa nel 1995 al Dublin Theater Festival e che le vale, insieme a “Kendang”, “L’heure du berger” e “La follia di Spagna”, il Sunday Tribune Award come migliore spettacolo dell’anno.
Body Exposition è l’esplorazione del corpo del danzatore, la sua esposizione, la sua installazione nello spazio che diviene essa stessa narrazione.
Pensata per il finissage di una mostra, la tridimensionalità dei quadri trova respiro nel corpo degli artisti, rappresentazione scenica di una realtà in perenne mutamento.
Dalla “tela” al corpo, l’arte che cambia, muta forma senza perdere intensità nel suo messaggio.
Coreografia di Gabriella Stazio
Musiche originali e rielaborazioni di Luigi Stazio
Prima rappresentazione: Colonna Gallery, Napoli

ISOZONE.21 (2011)

ISO zona è un mondo di emozioni, ogni danzatore usa l’ISOzona per dar forma al proprio stato dell’animo.
Ogni ISOzona è un vestito magnetico che percepisce le distanze e il tipo di interrelazione con l’altro danzatore.
Ogni ISOzona non è un’isola ma è un’estensione della pelle, una sua versione aerea e dinamica che fluttua e che segue la figura del danzatore nello spazio.
Coreografia di Sonia Di Gennaro
Musiche: Alvo Nato, Ryuichi Sakamoto, Johann Sebastian Bach, Niccolò Paganini


ZAC-ART ZONA DI ATTACCO CREATIVO
(2011) TUTTI I VIDEO

Ideata da Gabriella Stazio per Napoli Teatro Festival Italia, ZAC è una serie di azioni performative di danza urbana, uno sciame di sciami, di raggruppamenti mobili e provvisori che sorgono e scompaiono in funzione di obiettivi momentanei e mutevoli. Non hanno una forma definita. Solo una direzione di fuga che, in sé stessa, determina la posizione dei leader e dei seguaci per la durata di quella traiettoria, o almeno per una sua parte. Nello sciame non esiste né divisione del lavoro, né la presenza di specialisti o di persone dotate di particolari capacità di insegnare ad altri. Solo la prossimità fisica e una generale direzione di movimento. Z.A.C. sviluppa performance di danza contemporanea a ciclo continuo negli spazi della città.
L’azione performativa individua la ZONA urbana di cui lo sciame si appropria e i luoghi della città diventano i territori in cui il performer offre il suo corpo e sé stesso al pubblico, disperdendo intorno segni, immagini, sensazioni che mutano i luoghi.
Le performance avvengono in qualsiasi spazio di una zona evidenziata da “totem”, gli oggetti identificativi del progetto.
Lontana dal teatro di strada, più vicina all’happening, la danza irrompe nello spazio quotidiano.
Un’onda di movimento che si propaga nello spazio urbano. Durante l’esplorazione, lo sciame arriva, nella tappa finale, all’occupazione simbolica di uno spazio pubblico dimesso, segnale verso la costruzione di un habitat in grado di generare, alimentare, nutrire una creatività stanziale, una sorta di “case della creatività”.
Si crea il luogo mentale e fisico della creatività, una mescolanza intrecciata, una amalgama di creativi, pubblico, fruitori occasionali, creativi potenziali, che conduce alla costruzione di infrastrutture immateriali della creatività, come a forme di associazionismo temporanee. Cosa sarà Z.A.C.? I sistemi emergenti come Z.A.C. escludono ogni possibilità di controllo centrale. Bisogna costruirli,lasciare interagire localmente i loro comportamenti e stare a vedere cosa accade. Essi si affolleranno, ronzeranno, danzeranno ed interagiranno. Le loro azioni sorprenderanno e stupiranno perfino i loro creatori. Sono formati da creature semplici ma, insieme, si comporteranno in maniera più complessa di quanto possiamo predire.
Regia e coreografia di Gabriella Stazio


IL MIO PENSIERO IN UNA STANZA
(2010)

La coreografia immagina uno spazio circolare, forse una stanza vuota, forse uno spazio circoscritto forse una tenda dove il corpo si lascia andare a stimoli sonori e di luce. E’ l’esterno che scandisce i movimenti ed il corpo reagisce alle emozioni.
La coreografia quindi appare disegno di emozioni in divenire.
Coreografia di Sonia Di Gennaro
Musiche: Dj Spooky


THIS ORDER
(2009)

Coreografia di Sonia Di Gennaro
Musiche: Howie B
Produzione: Movimento Danza
1° classificato al Concorso “Premio città di Napoli per la danza”
Prima rappresentazione: Teatro delle Arti, Salerno


IN ALTO MARE
(2008)

“In alto mare” è una coreografia ad impianto performativo in cui la casualità è il motore primo dell’opera stessa.
Proseguendo un lavoro di laboratorio coreografico diretto da Gabriella Stazio, con la collaborazione di Sonia Di Gennaro, i danzatori esplorano i temi e le atmosfere chiave del lavoro teatrale di Slawomir Mrozeck “In alto mare”, di cui Gennaro Testa cura l’adattamento e la regia.
Un percorso attivo che ha portato alla definizione di un metodo coreografico in cui determinazione e casualità convivono.
Il risultato è una coreografia in cui alla frantumazione del testo teatrale corrisponde una ricerca di movimento che porta i danzatori ad interpretare sé stessi all’interno di una struttura coreografica e registica “mobile” e non precostituita.
Coreografia di Gabriella Stazio e Sonia Di Gennaro
Adattamento e regia di Gennaro Testa
liberamente ispirato a “In alto mare” di Slawomir Mrozeck
Musiche: DJ Spooky
Prima rappresentazione: Nuovo Teatro Nuovo


NOTTE
(2008)

“Notte” è la prima coreografia che Gabriella Stazio crea per la Compagnia Giovani di Movimento Danza – Performing Arts Group insieme a Sonia Di Gennaro, coreografa residente della compagnia.
L’atmosfera creata dal testo di Harld Pinter, su adattamento e regia di Gennaro Testa, viene declinata dai movimenti di quattro danzatrici che, percorrendo linee diagonali discendenti e ascendenti, creano un movimento a spirale intorno alle parole dell’unica attrice presente in scena.
Tratto da Scusatemi e Night di Harold Pinter
Adattamento e regia di Gennaro Testa
Coreografia di Sonia Di Gennaro e Gabriella Stazio
Prima rappresentazione: Nuovo Teatro Nuovo


ROUND
(2007)

All’interno di uno spazio circolare sei danzatori si attraggono e si respingono creando diverse atmosfere e suggestioni visive.
Coreografia di Sonia Di Gennaro
Musiche: Future Sound of London
Prima rappresentazione: Divino Jazz Festival

NOTHING TO DECLARE (2006)

Coreografia di Michele Simonetti
Musiche: The Creatures
Prima rappresentazione: Rising South – Napoli

NUBILTA’ (2005) video 1video 2

Coreografia di Sonia Di Gennaro
Musiche: R. Aubry, E. Torgue, S. Huppein
Prima rappresentazione: Nuovo Teatro Nuovo – Napoli

JOINTS/LEGAMENTI (2005) video

Coreografia di Fortunato Angelini
Musiche: Franz Schubert
Prima rappresentazione: Nuovo Teatro Nuovo – Napoli

IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA (2005)

Coreografia di Sonia Di Gennaro
Prima rappresentazione: Accademia di Belle Arti di Napoli

MIOPIA (2005)

Coreografia di Fortunato Angelini e Sonia Di Gennaro
Musiche: Einsturzende Neubauten, Steve Reich
Prima rappresentazione: Nuovo Teatro Nuovo – Napoli

JIGSAW-MOODS (2005)

Coreografia di Sara Nesti
Musiche: autori vari
Prima rappresentazione: Nuovo Teatro Nuovo – Napoli

DICEMBRE 2011 (2004)

Coreografia di Anabella Lenzu
Musiche: Astor Piazzolla
Prima rappresentazione: Teatro Labyrintho – Caserta

OPEN CLASS (2004)

Coreografia del Performing Arts Group
Musiche: autori vari
Prima rappresentazione: Nuovo Teatro Nuovo – Napoli

TREE (2004)

Coreografia di Fortunato Angelini e Sonia Di Gennaro
Musiche: Meredith Jane Monk
Prima rappresentazione: Nuovo Teatro Nuovo – Napoli

SPRING (2004)

Coreografia di Fortunato Angelini e Sonia Di Gennaro
Musiche: Sergej Rachmaninov, Garbarek
Prima rappresentazione: Movimento Danza – Napoli

BRUSHING SAND (2003)

Coreografia di Sonia Di Gennaro
Musiche: J. Garbarek
Prima rappresentazione: Teatro Cilea – Napoli

CELLS (2003) video

Coreografia di Fortunato Angelini e Sonia Di Gennaro
Musiche: J.S.Bach
Prima rappresentazione: Teatro Cilea – Napoli