Performing Arts group, la Compagnia Giovani di Movimento Danza, si esibirà martedì 13 novembre 2012 al Teatro Don Bosco di Roma.

Diretta da Gabriella Stazio, la Compagnia Performing Arts group metterà in scena “Punto linea, punto cerchio” e “Isozone.21”, due coreografie ideate da Sonia di Gennaro, membro stabile della Main Company di Movimento Danza fin dal 1987.


PUNTO LINEA, PUNTO CERCHIO

Coreografia di Sonia Di Gennaro
Performing Arts Group: Valeria D’Antonio, Maria Teresa Iazzetta, Olimpia Panariello, Agnese Viviana Perrella, Valentina Tarallo
Musiche: Nukua, Spyweirdos, Trypanosoma, Murcof

Il punto definisce una posizione un inizio, due coordinate una x una y. Nessuna dimensione se non la più semplice quella di essere. Un punto, due punti una superficie coperta di punti.
Punti che si relazionano tra loro creando traiettorie e geometrie, casuali, indefinite eppure organiche, logiche e naturali.
Un punto segue un punto che segue un punto che segue un altro fino a una linea. Linea dritta, successione di punti, sequenza. Sfilano in un equilibrio dinamico direzioni che si aprono diventando angoli, triangoli di luce, raggi, fasci luminosi.
La linea apre la sua natura retta per mostrarsi come ventaglio, luminoso.
Curva, poi. Altra curva, ancora, e un’altra.
La sequenza si dispone progressivamente in un circolo corale, una linea circolare con vuoto il centro.
Il cerchio, magnetica entità geometrica diviene luogo di scambio tra frasi, tratti di linea curva e relazione tra punti elementi danzanti figure singolari fatte della stessa materia, parti che fanno il tutto.


ISOZONE.21

Coreografia di Sonia Di Gennaro
Performing Arts Group: Valeria D’Antonio, Maria Teresa Iazzetta, Olimpia Panariello, Agnese Viviana Perrella
Musiche: Alva Noto, Ryuichi Sakamoto

ISO zone è un mondo di emozioni, ogni danzatore usa la ISOzona per dar forma al proprio stato dell’animo. Ogni ISOzona è un vestito magnetico che percepisce le distanze e il tipo di interrelazione con l’altro danzatore. Ogni ISOzona non è un’isola ma è un’estensione della pelle, una sua versione aerea e dinamica che fluttua e che segue la figura del danzatore nello spazio.
Spazio di interazione. Zone di tangenza e di connessione. Uno spazio.zona che delinea l’ambito attraverso il quale un danzatore si relaziona all’altro e allo spazio scena.
Due direzioni con la possibilità di tornare indietro, ovvero: orizzontale, verticale verso lo sguardo, e una, +1 retrocedere, da qui 2 e 1, ovvero 21.
Sulla scena si formano quattro cerchi, o sfere, e il corpo attraverso queste ISOzone, uguali per tutti, e per ognuno le sue caratteristiche, vivono distanze e approssimazioni.