Lunedì 7 dicembre, ore 19:30, nella Sala Assoli di Napoli, andrà in scena in live streaming la fase finale di “Residanza – La casa della nuova coreografia, bando di ospitalità dedicato ai giovani coreografi under 35, promosso da Movimento Danza – Organismo di Promozione Nazionale.
Giunto alla sua ottava edizione, il bando nasce dalla consapevolezza che la promozione e la valorizzazione della ricerca artistica siano fondamentali per supportare la creatività e il ricambio generazionale. Un bando che è stato un trampolino di lancio per tanti giovani, tra i quali ricordiamo Luna Cenere, Simona Perrella e Nicolas Grimaldi Capitello, vincitore dell’edizione dell’anno scorso che quest’anno parteciperà come ospite alla serata finale con la coreografia “The last one”.
Per l’edizione 2020, nella qualeera necessario mantenere in scena il distanziamento sociale, è stata prevista la partecipazione di creazioni solistiche o duetti oppure coreografie con danzatori conviventi/congiunti. Le selezioni sono avvenute attraverso video. La finale, come sempre condotta da Elisabetta Testa, sarà in presenza per gli artisti, ma in diretta streaming per il pubblico e la giuria composta da Adriano Bolognino, coreografo under 35, Enzo Celli, coreografo, insegnante di danza, direttore del VIVO di New York, Velia Papa, direttore di Marche Teatro, Silvia Poletti, giornalista e critico di danza (www.sole24ore.com, corriere fiorentino/cds Danza&Danza), Gemma Di Tullio, responsabile Programmazione danza del Teatro Pubblico Pugliese.
Il vincitore si aggiudicherà un premio di 1500 euro. Ma non solo. Verrà promosso sui canali web e social di Movimento Danza e distribuito su piattaforme digitali italiane e internazionali dedicate alla danza.
I nomi dei finalisti: Marco Casagrande, Marco Munno, Marta Giovanna Tabacco.


finalista

Marco Casagrande

PRIVATE RITE – Something is growing

di e con Marco Casagrande
durata: 15 min.

Un corpo inerme. Un luogo tangibile e malleabile che si espande, si deforma e rinasce.
La crescita del corpo e del movimento appare direttamente proporzionale alla dilatazione dello spazio che, da piccolo e restrittivo, si trasforma in una passerella dove il rito personale del performer prende vita nella sua totalità. La continua crescita porta alla ricerca di spazi altri, scaturendo un dentro-fuori persistente, un rapporto che nonostante l’apparente deterioramento, tende a ritornare verso il legame primordiale, fondendosi in un’unica scultura che muta nello spazio e nel tempo.
L’interrogativo si pone inevitabilmente. Dopo tale esperienza chi è, quindi, il soggetto? E chi l’oggetto? PRIVATE RITE – something is growing tenta di esplorare le varie possibilità derivanti da questa relazione. Una stretta alchimia tra l’uomo e il luogo che vive, in una perenne modificazione dello spazio interno ed esterno


finalista

Marco Munno

Knotting

di e con Marco Munno
durata: 11 min.

“Knotting” E’ un lavoro coreografico che ha come concetto base l’ immagine e il significato del nodo e l’azione in relazione con il corpo in scena “annodarsi”. Esso in senso metaforico è percepibile sotto forma di valenze simboliche e concettuali presenti nella vita e visibile attraverso dinamiche corporali che rimandano alla teoria fisica dei nodi, l’immagine di curve chiuse intrecciate nello spazio. Il nodo è un qualcosa di complicato, complesso, un centro nevralgico e addirittura vitale; “Knotting” è frutto della voglia e della necessità di descrivere e inscenare un lato grigio della mente umana e dunque dell’uomo nella società, che ha la costante voglia di liberarsi dei vari problemi, limiti, costrizioni e nodi che però saranno sempre presenti sul suo percorso, ed è suo compito quello di trovare la soluzione per renderli meno stretti in modo da permettergli di vivere la vita che vuole ma stando attento a non liberarsene completamente poiché senza essi rischierebbe di vivere un’esistenza insignificante.<<


finalista

Marta Giovanna Tabacco

M-IO

di e con Marta G. Tabacco
durata: 12 min.

M-io si sviluppa a partire dal tema della perfezione, quel canone che la società ci richiede e che ci coinvolge già nella nostra primissima infanzia, quando veniamo bombardati da regole e formalità, che ci costringiamo ad accettare e che, alla fine, ci auto-imponiamo. La potenza di questa auto-imposizione è rappresentata in M-io da un lungo, pesante vestito, appeso al soffitto: questo vestito, che siamo costretti ad indossare, proviene dall’alto, dal mondo dei “grandi”, dalla costruita realtà degli adulti. I movimenti imposti, predefiniti, standardizzati sono il lasciapassare per essere accettati dalla società.
Ma cosa succede quando affrontiamo l’incontro con noi stessi?
Nel nostro continuo e faticoso mescolare le esperienze con il pesante bagaglio autoimpostoci, la trafelata salita al podio indica davvero un essere vincenti? E se sì, contro chi?

In residenza presso il Kitchen Teatro Indipendente
Presentato in forma di studio, per il Festival “Spazinsoliti”, Chiostro delle Suore Orsoline – Porto Burci, Vicenza (settembre 2019)


fuori concorso

Nicolas Grimaldi Capitello

The last one

di e con Nicolas Grimaldi Capitello (vincitore Residanza 2019)

L’ultimo essere vivente in un futuro distopico e oscuro, impegnato nottetempo nell’ultimo, disperato atto di fertilizzazione.
Questo è il concetto, sviluppato nel racconto di un umanoide avvolto nella sua corazza, sopravvissuto per errore a millenni di abusi verso madre natura, incapace di produrre energia da solo, che aspetta di rubare quella che resta alla sua Terra per poter respirare e perpetrare il suo rituale. La scena post apocalittica, il tentativo vano di ricorrere all’istinto primordiale di un antico rito nella speranza che nell’assoluta modernità possa servire a ridare vita e prosperità alle macerie del mondo. Il pianeta è privo di vita, fatta eccezione per lui che lotta per la sopravvivenza, sfugge alla morte e all’ estinzione. La tematica ricorrente del “punto di non ritorno” è amplificata da respiri affannosi, gesti pesanti e tempi dilatati.

Progetto di e con Nicolas Grimaldi Capitello
Produzione Cornelia
Drammaturgo Enrico Pitozzi
Produzione musicale Sika
Costume design Solé Dancewear
Sostegno Corso DanzAutore Contemporaneo (Cantieri Danza, Compagnia Nervitesi, I.D.A. International Dance Assosiaction); Residanza – La casa della nuova coreografia 2019, bando di ospitalità e residenza coreografica – azione Gap! Change! Now! Projects for the next dance generation – Movimento Danza 2018/2020
ANTICORPI XL “Vetrina della giovane danza d’autore 2020


presentatrice

Elisabetta Testa, docente e critica di danza


giuria

– Adriano Bolognino | Coreografo Under 35
 Enzo Celli | Coreografo, insegnante di danza, direttore del VIVO di New York
– Velia Papa | Direttore Marche Teatro
– Silvia Poletti | Giornalista e Critico di Danza
– Gemma Di Tullio | Responsabile Programmazione Danza – Teatro Pubblico Pugliese


free live streaming 

Per la tua privacy YouTube necessita di una tua approvazione prima di essere caricato. Per maggiori informazioni consulta la nostra Privacy Policy di movimentodanza.org.
Ho letto la Privacy Policy ed accetto

Il bando è realizzato nell’ambito del progetto Gap! Change! Now! Projects for the next dance generation 2018/2020 con il sostegno del Ministero per i Beni e Attività Culturali  – Regione Campania.


Un regalo imperdibile per te!

Chi acquista il biglietto per l’evento ha diritto ad uno sconto del 50% sull’acquisto di una lezione dei corsi online di Movimento Danza, da fare entro il 31 gennaio 2021.

L’acquisto scontato è possibile dalle ore 8 alle ore 20 di lunedì 7 dicembre 2020 tramite questa pagina di pagamento.