Stellario Di Blasi nasce a Messina nell’Ottobre del 1982.
E’ diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e di Reggio Calabria in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo nella scuola di pittura.
Si forma in danza contemporanea nel corso biennale di perfezionamento MoDem Codici Gestuali della Compagnia Zappalà Danza. Durante questa formazione ha ballato coreografie di: Roberto Zappalà, Loris Petrillo, Salvatore Romania, seguito lezioni e laboratori con numerosi insegnanti e coreografi di livello nazionale e internazionale. Ha lavorato per “Cous Cous Project – Maud De La Purification” in Contenedores de Arte – Actual 2014 e Festivalfiver, Logrono, La Rioja, Spain e aderito a progetti di residenza coreografica in Campania e Sicilia.
Attualmente è danzatore della Compagnia di Giovanna Velardi, con la quale ha aderito a produzioni per l’Orchestra Sinfonica Siciliana del Teatro Politema di Palermo e per il teatro Montevergini, inoltre per l’Orchestra del Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini”di Palermo e a produzioni della Compagnia stessa.

FALSI RICORDI. ARCHITETTURE STONATE DI UN GIORNO QUALUNQUE
di Stellario Di Blasi

Esordiamo così, fuori e dentro le nostre mura volgendo il nostro sguardo attraverso un viaggio onirico tra fantasticherie e chimere; presentiamo sequenze di eventi che appaiono come momenti realmente accaduti o uno stato dissociativo tra la veglia e il sonno. Falsi ricordi o narcolessie che quotidianamente lottano per avere un posto nella realtà? Con un “effetto di realtà quotidiana”, non più folle del reale, in confusione tra i ricordi concreti e quelli del sonno e grazie a un percorso sperimentale, ottenuto dall’utilizzo di oggetti di uso comune ridicolizzati e traslati con un ironico e allegorico “ready-made”, il lavoro ricompone nostalgicamente l’immaginario fantastico della creatività giocosa e infantile persa assieme all’adolescenza.
Una magia questa, che si snoda a delimitare il ring di uno spazio e di un tempo frammentato ma ben appianato, eterogeneo, eppure armonico; un incantesimo che colora il confine surreale di un’architettura eretta tra noi stessi e il sociale: in un giorno qualunque, in cui tutto o nulla può accadere.

Coreografia vincitrice del bando Coreografi in Movimento 2014

danza Collettivo Extra Moenia