Mercoledì 9 novembre 2022, ore 21, al Teatro Ghirelli di Salerno, la Compagnia Movimento Danza sarà in scena con “Place Is The Space”, coreografia di Gabriella Stazio.

La serata sarà aperta da “Sulle ali della Gravità“, coreografia di Sonia Di Gennaro per il Performing Arts Group – Compagnia Giovani Movimento Danza.
Le due coreografie si succederanno senza intervallo in un unico spettacolo.

Lo spettacolo rientra nell’ambito dell’edizione 2022 di “Incontri”, rassegna di danza a cura di Antonela Iannone, direttrice artistica dell’Associazione Campania Danza.

Informazioni e prenotazioni:
campaniadanza@tiscali.it
tel. 351 23 98 684

Parte 1

Sulle ali della gravità

coreografia Sonia Di Gennaro
danza Francesca Gifuni
luci Alessandro Messina
produzione Movimento DanzaMiCRegione Campania
durata 17 minuti

L’energia è compressa in un corpo che prova a liberarla ma rimane come di pietra, ancorato in un punto preciso dello spazio. Alla ricerca di una un strada per comunicare con l’esterno, la forza inizia a fluire attraverso lo sguardo e il tatto, con un’intensità crescente, e saranno questi sensi a guidare la danzatrice nella creazione di percorsi spaziali e mentali inediti. In un’esperienza unica e personale, progressivamente si manifesta la tensione verso l’equilibrio: il mondo interno trova un’espressione più armonica e lo spazio esterno si arricchisce di significati, risonanze e potenzialità di sviluppo.

Parte 2

Place Is The Space

coreografia Gabriella Stazio
danzano Compagnia Movimento Danza con Sonia Di Gennaro e il Performing Arts Group – Compagnia Giovani Movimento Danza con Federico Contella, Alessia Esposito, Giorgia Menichini, Martina Nappi, Isabel Ouattara
luci Alessandro Messina
produzione Movimento DanzaMiCRegione Campania
durata 30 minuti

Place Is The Space è una coreografia di Gabriella Stazio sospesa tra casualità e definizione, libertà e forma, contatto e contrasto. I concept compositivi di base sono pochi e chiari.
Il “NO Manifesto” di Yvonne Rainer quando dice No allo spettacolo, No al virtuosismo, No al far credere, No all’eroismo, No alla seduzione, ed altro ancora.
La teoria aleatoria di Cunningham-Cage nel rapporto tra musica e danza. Per cui la coreografia nasce in assenza di musica, con una propria andatura, ritmica, autonoma, un proprio ritmo interno. Il ritmo dei corpi. La ricerca dello spazio come luogo in cui il movimento accade. Come luogo delle relazioni. Come luogo per essere se stessi. All’interno ed all’esterno.
E poi una narrazione di stati emotivi, fisici, portati al “punto di crisi” che determinano il passaggio nell’ambient successivo. Una coreografia rigorosa in cui nulla è improvvisato eppure aperta e che lascia spazio all’Instant Composition degli interpreti.
Azzerata ogni possibilità di uno spettacolo “prefabbricato”, senza oggetti in scena, senza effetti di luce, senza costumi o materiali multimediali, quella che mettiamo in scena è una spettacolarità immediata definita dalla dinamicità contemporanea dei corpi.
ll significato di quello che facciamo è negli occhi di chi guarda.