Si è svolto lunedì 8 aprile 2024, nell’Aula dei Gruppi Parlamentari di via Campo Marzio, Roma, il convegnoFesta tra Terra e Cielo – Centenario di Vittoria Ottolenghi”, un momento per ricordare una donna, una grande romana, che ha dedicato la sua vita alla danza ed ai giovani, la prima che ha contribuito a farne un’arte accessibile a tutti.

L’evento è stato promosso con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo dal Vivo e con gli aupici della Presidenza della VII Commissione Cultura Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, dell’ICAS – Intergruppo Parlamentare Cultura Arte Sport, dell’ASI Nazionale e dell’Agis – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.
Movimento Danza era presente con la direttrice artistica Gabriella Stazio che ha ricordato la sua profonda amicizia con la grande critica e scrittrice.

Laureatasi in Letteratura Inglese, nel 1954 Vittoria Ottolenghi ha iniziato a scrivere per la sezione Danza e Teatro musicale dell’Enciclopedia dello Spettacolo.
A partire da quest’esperienza (durata oltre dieci anni), ha avviato fruttuose collaborazioni come critica con importanti riviste quali Paese Sera, Il Mattino, Il Resto Del Carlino e l’Espresso. Divenuta una delle più autorevoli firme in materia, dagli anni Sessanta ha ideato e curato numerosi spettacoli e programmi per la RAI, con l’intento specifico di diffondere tra il grande pubblico la cultura della danza; si ricorda in particolare Maratona d’estate, andato in onda per oltre un ventennio (a partire dai tardi anni Settanta).
Intima amica di alcuni tra i più grandi nomi della danza internazionale (su tutti R. Nureev), nel corso della sua lunga carriera Vittoria Ottolenghi ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti (come la Medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte dalla Presidenza della Repubblica) e ha scritto diversi saggi; tra questi figurano Dionisiache – Le danze dal Parnaso a Nijinsky (2006) e Mi è caduta la danza nel piatto (2008).
Negli ultimi anni ha ampliato le sue ricerche, comprendendovi l’hip-hop e l’analisi del ruolo del travestitismo nel panorama culturale italiano (nel 2009 ha curato la prefazione del volume collettaneo In scena en travesti, il travestitismo nello spettacolo italiano). Per oltre dieci anni collaborò al Festival dei Due Mondi di Spoleto curandone dal 1988 al 1996 il coordinamento per il settore Danza.