Campanian Dance Road è un progetto finanziato dalla Regione Campania, con capofila Movimento Danza – Organismo di Promozione Nazionale, risultato vincitore dell’Avviso Pubblico per la valorizzazione e promozione dei beni e della tradizioni culturali della Campania – PAC 3.
Firmato da Gabriella Stazio, in partenariato con la Fondazione Pomigliano Jazz, il progetto si è svolto tra il 2015 e il 2016.
Campanian Dance Road si è sviluppato attraverso 5 itinerari, uno per ogni capoluogo di provincia della Campania, capaci di valorizzare poli culturali, turistici e museali, sia tra quelli già rinomati ed ambiti, sia tra quelli al di fuori dei circuiti già noti.
Un pullman ha trasportato artisti, danzatori, coreografi, musicisti, videomakers e fotografi nei luoghi degli itinerari che sono diventati gli scenari d’eccezione per eventi site – specific di performance art.
Sul pullman sono saliti anche spettatori e giornalisti per vivere in prima persona il back stage e la preparazione della performance.
Protagonisti delle performance sono stati la Compagnia Movimento Danza Squad di Gabriella Stazio ed il quartetto Arundo Donax.
Alla compagnia Movimento Danza Squad hanno preso parte Valeria D’ Antonio, Emanuele Esposito, Federica Massaro, Arturo Minutillo, Francesca Pascazio, Simona Perrella e Lia Zade Gusein.
Il quartetto Arundo Donax (nome scientifico di un un’ancia che dona la voce al sassofono) è composto da Pasquale Laino, Pietro Tonolo, Mario Raja e Rossano Emili, tutti musicisti di estrazione “colta”, capaci di intersecare i saperi della musica classica con le maglie destrutturate del jazz o, se si preferisce, la libera improvvisazione del jazz con la sintassi ordinata e rigorosa della musica classica.
Suddivise in strutture coreografiche separate ed allo stesso tempo legate da un unico concept, le performance si sono svolte sia in forma itinerante che stanziale. Ognuna propone un tema principale con differenti architetture spaziali, qualità del movimento, dinamiche, contatti tra i danzatori per la definizione di ambient diversi tra loro. Struttura, casualità, sorpresa, integrazione e libertà si susseguono ininterrottamente in una spirale in cui la creatività insegue sé stessa.