After Croatia, Georgia has been the second Country for the work activities of “NU.DA. Live! – Contemporary Choreographic Experiences“, a project that aims to internationalize the careers of young Italian choreographers conceived and developed by Movimento Danza, under the artistic direction of Gabriella Stazio, and winner of Boarding Pass Plus 2022 – 2023 – 2024, a call of the Italian Ministry of Culture that promotes the comparison and exchange of artistic practices between Italian and foreign professionals.

Dopo la Croazia, si è da poco concluso il secondo periodo di lavoro all’estero di “NU.DA. Live! – Contemporary Choreographic Experiences“, progetto che mira ad internazionalizzare le carriere di giovani coreografi italiani ideato e sviluppato da Movimento Danza, con la direzione artistica di Gabriella Stazio, e vincitore di Boarding Pass Plus 2022 – 2023 – 2024, bando del Ministero Italiano della Cultura che promuove il confronto e lo scambio di pratiche artistiche tra professionisti italiani e stranieri.

A project created to internationalize young choreographers

Movimento Danza shared this second and intense experience in Georgia, hosted by the Arts Research Institute directed by Levan Khetaguri and the Regional Theatres Network coordinated by Iuri Mgebrishvili, with the support of Oliko Barbakadze, together with Italian partners AlphaZTL – Compagnia d’Arte Dinamica, directed by Vito Alfarano, and gruppo nanou, a contemporary dance and performing arts company.

Following the project’s mission, the protagonists of the networking meetings with cultural realities – theaters, theater, dance and mime companies, local and Italian institutions in Tbilisi, Poti, Gori and Batumi were, as last time, the works of young choreographers presented by the Italian associations.

Progetto che nasce per internazionalizzare i giovani coreografi

Movimento Danza ha condiviso questa seconda ed intensa esperienza in Georgia, ospite dell’Arts Research Institute diretta da Levan Khetaguri e dal Regional Theatres Network coordinato da Iuri Mgebrishvili, con il supporto di Oliko Barbakadze, insieme ai partner italiani AlphaZTL – Compagnia d’Arte Dinamica, diretta da Vito Alfarano, e gruppo nanou, compagnia di danza contemporanea e arti performative.

Seguendo la mission del progetto, protagonisti degli incontri di networking con le realtà culturali – teatri, compagnie di teatro, danza e mimo, istituzioni locali ed italiane di Tbilisi, Poti, Gori e Batumi sono stati, come la volta scorsa, i lavori dei giovani coreografi presentati dalle associazioni italiane.

Aurelio Di Virgilio ha presentato “Jeplane” sostenuto da gruppo nanou, rappresentato dal coreografo Marco Valerio Amico per la direzione artistica e Domenico Garofalo per la la co-direzione artistica e la promozione.

Francesco Biasi ha portato “Shut up! Toxic Love” un dittico prodotto da AlphaZTL, associazione presente con Vito Alfarano, suo direttore artistico e coreografo, e Giancarlo Quaranta per la promozione.

Speciale accoglienza è stata anche fatta da parte delle istituzioni locali italiane, in particolare dalla Comunità Italiana della città di Fiume all’Istituto di Cultura di Zagabria.

Claudia Caldarano, Aurelio Di Virgilio, Francesco Biasi introduced themselves

Claudia Caldarano presented “Piano Solo, Corpo Solo” for Movimento Danza, introduced by artistic director and choreographer Gabriella Stazio and Eleonora Tempesta for project coordination and promotion. Claudia Caldarano was the winner of the “Residanza – La casa della nuova coreografia” 2021 call.

Aurelio Di Virgilio presented “Jeplane” supported by nanou group, represented by choreographer Marco Valerio Amico for artistic direction and Domenico Garofalo for artistic co-direction and promotion.

Francesco Biasi brought “Shut up! Toxic Love” a diptych produced by AlphaZTL, an association present with Vito Alfarano, its artistic director and choreographer, and Giancarlo Quaranta for promotion.

A presentarsi Claudia Caldarano, Aurelio Di Virgilio, Francesco Biasi

Claudia Caldarano ha presentato “Piano Solo, Corpo Solo” per Movimento Danza, introdotta dalla direttrice artistica e coreografa Gabriella Stazio ed Eleonora Tempesta per il coordinamento progettuale e la promozione. Claudia Caldarano è stata vincitrice del bando Residanza – La casa della nuova coreografia 2021.

Aurelio Di Virgilio ha presentato “Jeplane” sostenuto da gruppo nanou, rappresentato dal coreografo Marco Valerio Amico per la direzione artistica e Domenico Garofalo per la la co-direzione artistica e la promozione.

Francesco Biasi ha portato “Shut up! Toxic Love” un dittico prodotto da AlphaZTL, associazione presente con Vito Alfarano, suo direttore artistico e coreografo, e Giancarlo Quaranta per la promozione.

Next stop in Naples at Movimento Danza project leader

The next stage will be in October in Naples, home of lead partner Movimento Danza, to draw conclusions and project evaluations and lay the groundwork for even more extensive and effective future development.

Going deeper, into the heart of the experience, here are some of the artists’ travel notes that highlight the value, not only in terms of professional, but also human growth that the project represents as well as weaving international and intercultural relationships – which we hope – will be productive and long-lasting.

Prossima tappa a Napoli a Movimento Danza capofila del progetto

La prossima tappa sarà ad ottobre a Napoli, sede del capofila Movimento Danza, per trarre le conclusioni e le valutazioni progettuali e mettere le basi per uno sviluppo futuro ancora più ampio ed efficace.

Entrando più in profondità, nel vivo dell’esperienza, ecco alcuni appunti di viaggio degli artisti che evidenziano il valore, non solo in termini di crescita professionale, ma anche umano che il progetto rappresenta oltre a tessere relazioni internazionali ed interculturali – che ci auspichiamo – possano essere produttive e durature.

Participants’ travel notes: the wonder of discovery

We discover “a small country with an intriguing history, with a proud and genuine people, an extremely diverse landscape and amazing nature. Why Georgians like Italians. Because, although it is not Italy, you can drink good wine. Because Georgians like to eat with friends. Because Georgian churches are very impressive. Because it has remained a very tolerant country, mosques rise between churches and synagogues. Because Georgian toasts warm the heart. That’s right, they “warm the heart,” as it was for me during my week in Georgia. (Francesco Biasi)

This experience had an intense value of discovery. I discovered first of all a country I had never been to by finding every open door of theaters, schools, and places of culture, which otherwise, if I had gone without NU.DA Live!, would most likely have been closed. I got to know the generosity of Iuri, Levan, and Olikò who immersed us in their reality and shared their relationships, their network of collaborations between Tbilisi, Poti, Gori, and Batumi while also delivering to us a three-dimensional Georgian, historical and political as well as cultural insight. (Claudia Caldarano)

The impression I had of the was of a magnetic place, very seductive and at the same time fatigued. (Aurelio Di Virgilio)

The Georgian trip, a land I mistakenly perceived and imagined as distant, when in fact it is close in culture and affinity, was surprising. (Marco Valerio Amico)

Looking back on the week spent in Georgia we still feel the excitement and sharp memories of those days. A country seemingly far away geographically, indeed inconvenient to reach, but now definitely close to us, very close!, in so many ways. (Vito Alfarano, Giancarlo Quaranta)

Appunti di viaggio dei partecipanti: la meraviglia della scoperta

Si scopre “un piccolo paese dalla storia intrigante, con un popolo fiero e genuino, un paesaggio estremamente vario e una natura sorprendente. Perché ai georgiani stanno simpatici gli italiani. Perché, anche se non è l’Italia, si può bere del buon vino. Perché ai Georgiani piace mangiare in compagnia. Perché le chiese georgiane sono molto suggestive. Perché è rimasto un paese molto tollerante, le moschee sorgono tra le chiese e le sinagoghe. Perchè i brindisi georgiani scaldano il cuore. Proprio così, “scaldano il cuore”, così com è stato per me durante la settimana in Georgia. (Francesco Biasi)

Questa esperienza ha avuto un intenso valore di scoperta. Ho scoperto prima di tutto un paese in cui non ero mai stata trovando ogni porta aperta di teatri, scuole, e luoghi della cultura, che altrimenti, se fossi andata senza NU.DA Live!, con molta probabilità, sarebbero state chiuse. Ho conosciuto la generosità di Iuri, Levan e Olikò che ci hanno fatti immergere nella loro realtà e hanno condiviso le loro relazioni, la loro rete di collaborazioni tra Tbilisi, Poti, Gori, Batumi consegnandoci anche uno spaccato tridimensionale georgiano, storico e politico oltre che culturale. (Claudia Caldarano)

L’impressione che ho avuto della è stata di un posto magnetico, molto seducente e allo stesso tempo affaticato. (Aurelio Di Virgilio)

Il viaggio georgiano, terra da me erroneamente percepita e immaginata come distante e lontana, quando invece è prossima per cultura e affinità, è stato sorprendente. (Marco Valerio Amico)

Ripensando alla settimana passata in Georgia sentiamo ancora vivo l’entusiasmo e nitidi i ricordi di quei giorni. Un Paese apparentemente lontano geograficamente, effettivamente scomodo da raggiungere, ma ora decisamente a noi vicino, vicinissimo!, sotto tanti aspetti. (Vito Alfarano, Giancarlo Quaranta)

A proud, deep-rooted and traditional culture

Georgia seemed to me to be a territory in renewal with a future yet to be written and imagined, charged with its past and identity, strong in its enormous respect for the concept of culture. (Marco Valerio Amico)

In Georgia, dance is mainly related to traditional rituals, and it was surprising to see a celebration of Georgia’s rich and diverse life and culture. (Francis Biasi)

Dance is taught to everyone starting in elementary school. It is a complex dance, certainly not popular, but it is taught to the population. And so the population has a heritage of common signs that feed the “sense of we” in a bodily and social dimension. […] This is a culture that has matriarchal roots, which is based on the myth of Medea, and makes irrationality a homecoming, a vital drive. (Claudia Caldarano)

The surprising aspect was to relate to a land with a strong magical component (I need only think of Medea who is the symbol of Georgia). (Aurelio Di Virgilio)

Una cultura orgogliosa, radicata e tradizionale

La Georgia mi è parsa un territorio in rinnovamento con un futuro ancora da scrivere e immaginare, carica del suo passato e della sua identità, forte di un enorme rispetto per il concetto di cultura. (Marco Valerio Amico)

In Georgia la danza è legata soprattutto ai riti tradizionali, ed è stato sorprendente vedere una celebrazione della vita e della cultura ricca e diversificata della Georgia. (Francesco Biasi)

La danza viene insegnata a tutti a partire dalle scuole elementari. E’ una danza complessa, certo non popolare, ma viene insegnata alla popolazione. E così la popolazione ha un patrimonio di segni comuni che alimentano il “senso del noi” in una dimensione corporale e sociale. […] Si tratta di una cultura che ha radici matriarcali, che si fonda sul mito di Medea, e fà dell’irrazionalità un ritorno a casa, una spinta vitale. (Claudia Caldarano)

L’aspetto sorprendente è stato quello di relazionarsi con una terra con una forte componente magica (mi basta solo pensare a Medea che è il simbolo della Georgia). (Aurelio Di Virgilio)

Contemporary dance, a language to be built together

The important attendance that celebrated our presence made clear the perceived necessity of our work. I feel strengthened by the people we met who gave our artistic languages the importance of curiosity, knowledge and transmission highlighting how Georgia is an educated and mature territory and yet, in many ways, a virgin. (Marco Valerio Amico)

Contemporary dance remains little known, seeing the eyes shine, feeling the energy, and most of all the desire to learn during the workshops given to the children I always come home prouder of what my eyes see. (Francis Biasi)

The feedback we received especially from the dancers after the contemporary dance workshop we held at the Movement Theatre in Tbilisi was really encouraging and gave us back the feeling that in the Georgian contemporary dance scene there is indeed a fertile ground of protagonists who yearn to be contaminated by new energies and for whom we can provide a valuable, healthy, fruitful contribution to their development. (Vito Alfarano, Giancarlo Quaranta)

The prospect of future collaborations was one of Levan’s first thoughts within this journey, and that is also why I felt very strongly the desire on the part of the partners to give coordinates to think about the contexts in which to make the work of each of us dialogue. (Aurelio di Virgilio)

La danza contemporanea, un linguaggio da costruire insieme

L’importante partecipazione che ha festeggiato la nostra presenza ha reso evidente la percezione di necessità del nostro lavoro. Mi sento rafforzato dalle persone incontrate che hanno conferito ai nostri linguaggi artistici l’importanza della curiosità, della conoscenza e della trasmissione evidenziando quanto la Georgia sia un territorio colto e maturo eppure, per molti versi, vergine. (Marco Valerio Amico)

La danza contemporanea resta poco conosciuta, vedere gli occhi brillare, sentire l’energia, e soprattutto la voglia di imparare durante i workshop tenuti ai ragazzi torno a casa sempre più fiero di quello che i miei occhi vedono. (Francesco Biasi)

I feedback ricevuti in particolare dalle danzatrici e dai danzatori dopo il workshop di danza contemporanea che abbiamo tenuto presso il Movement Theatre di Tbilisi sono stati davvero incoraggianti e ci hanno restituito la sensazione che nella scena della danza contemporanea georgiana c’è davvero un terreno fertile di protagonisti che bramano per essere contaminati da nuove energie e per i quali possiamo fornire un contributo prezioso, salutare, fruttuoso per il loro sviluppo. (Vito Alfarano, Giancarlo Quaranta)

La prospettiva di future collaborazioni è stato uno dei primi pensieri di Levan all’interno di questo viaggio ed è anche per questo che ho sentito molto forte il desiderio da parte dei partner di dare delle coordinate per pensare ai contesti in cui far dialogare i lavori di ciascun di noi. (Aurelio di Virgilio)

The value of common planning

We still feel a lot of emotional closeness with each of the Nu.Da Live group and a lot of appreciation for all the people we met during the trip; special mention goes to Levan, Yuri and Olliko who took charge of organizing every little detail and every single aspect of the week’s program, making everything very smooth and flowing; we cherish the precious sense of care that our partners showed towards the group and the individuals, the ability to listen, the competence in providing answers, the return of a sincere interest in dialogue and in building a broad collaboration. […] As AlphaZTL, we returned to Italy with the impression that Georgia remained an open door for the future, that it will be a stage to which we will have the opportunity to return, that we will again be welcomed with pleasure, and that we will be put in the best conditions to offer what we were appreciated for. (Vito Alfarano, Giancarlo Quaranta)

I return with the clarity that the project led by Dance Movement is a bet in search of cultural encounters in which we happily and gratefully participate. (Marco Valerio Amico)

I deepened relations with Gabriella and Eleonora (Movimento Danza) and discovered the people who animate the partners of the NU.DA. project, finding with all of them (Gabriella, Eleonora, Vito, Aurelio, Giancarlo, Marco, Francesco, Domenico) affinities that go beyond the fact of being colleagues working in the same field. We exchanged views and visions about current events, the profession, and life. (Claudia Caldarano)

I think back to the art installation near the port of Batumi, the metal and mobile statues of Ali and Nino, two lovers who much of the time are forced to look for each other and look at each other from afar but who, when they can get close, almost dancing, even manage to interpenetrate into each other, capable of a deep connection, even if for a very short granted time. And it seems to me the right metaphor to describe what can be the relationship of present and future collaboration between Italy and Georgia, on the contemporary dance scene and beyond. (Vito Alfarano, Giancarlo Quaranta)

Il valore di una progettualità comune

Sentiamo ancora molta vicinanza emotiva con ognuno del gruppo di Nu.Da Live e tantissimo riconoscimento per tutte le persone incontrate durante il viaggio; menzione speciale va a Levan, Yuri e Olliko che si sono incaricati dell’organizzazione di ogni minimo dettaglio e ogni singolo aspetto del programma della settimana, rendendo tutto molto fluido e scorrevole; custodiamo il prezioso senso di cura che i nostri partner hanno manifestato nei confronti del gruppo e delle singole persone, la capacità di ascolto, la competenza nel fornire risposte, la restituzione di un interesse sincero al dialogo e alla costruzione di un’ampia collaborazione. […] Come AlphaZTL, siamo tornati in Italia con l’impressione che la Georgia sia rimasta una porta aperta per il futuro, che sarà una tappa in cui avremo modo di tornare, che saremo nuovamente accolti con piacere e che verremo messi nelle migliori condizioni per offrire ciò per cui siamo stati apprezzati. (Vito Alfarano, Giancarlo Quaranta)

Torno con la chiarezza che il progetto guidato da Movimento Danza è una scommessa alla ricerca di incontri culturali di cui felicemente e con gratitudine siamo partecipi. (Marco Valerio Amico)

Ho approfondito i rapporti con Gabriella e Eleonora (Movimento Danza) e scoperto le persone che animano i partner del progetto NU.DA. trovando con tutti loro (Gabriella, Eleonora, Vito, Aurelio, Giancarlo, Marco, Francesco, Domenico) affinità che vanno oltre il fatto di essere colleghi che lavorano nello stesso ambito. Abbiamo scambiato punti di vista e visioni sull’attualità, sul mestiere, e sulla vita. (Claudia Caldarano)

Ripenso all’installazione artistica vicina al porto di Batumi, le statue metalliche e mobili di Ali e Nino, due amanti che per gran parte del tempo sono costretti a cercarsi e guardarsi da lontano ma che, quando possono avvicinarsi, quasi danzando, riescono addirittura a compenetrarsi l’una dentro l’altro, capaci di una connessione profonda, anche se per un tempo concesso molto breve. E mi sembra la metafora giusta per descrivere quello che può essere il rapporto di presente e futura collaborazione tra Italia e Georgia, sulla scena della danza contemporanea e non solo. (Vito Alfarano, Giancarlo Quaranta)