Stefania Tansini (ph Luca Del Pia)

Stefania Tansini è diplomata all’Accademia Paolo Grassi. Ha lavorato come danzatrice per Romeo Castellucci, Cindy Van Acker, Simona Bertozzi, Luca Veggetti, Enzo Cosimi, Ariella Vidach. Collabora come danzatrice con Motus. Ha intrapreso un percorso autoriale di ricerca sul corpo che porta avanti attraverso progetti coreografici (My body trio, My body solo, Punti di ristoro, La grazia del terribile, Questione di vita o di morte, Linea umana). Ha realizzato insieme al fotografo Luca Del Pia i progetti video Stupid Girls e Due madri, con il compositore Paolo Aralla e Guido Barbieri lo spettacolo Dove finisce il volo, con Paolo Aralla la performance per spazi casalinghi Interno notte e con Secret Theater Ensemble e Tempo Reale, Utera, spettacolo con sensori biodinamici.

Stefania Tansini graduated from the Accademia Paolo Grassi. She has worked as a dancer for Romeo Castellucci, Cindy Van Acker, Simona Bertozzi, Luca Veggetti, Enzo Cosimi, Ariella Vidach. She collaborates as a dancer with Motus. She has embarked on an authorial path of research on the body, which she pursues through choreographic projects (My body trio, My body solo, Punti di ristoro, La grazia del terribile, Questione di vita o di morte, Linea umana). Together with photographer Luca Del Pia, she has created the video projects Stupid Girls and Due madri, with composer Paolo Aralla and Guido Barbieri the show Dove finisce il volo, with Paolo Aralla the performance for home spaces Interno notte and with Secret Theater Ensemble and Tempo Reale, Utera, a show with biodynamic sensors.

My Body solo

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Tre luci che sottolineano la profondità di uno spazio metà nero e metà oro. Un suono che accoglie l’ingresso del pubblico.
La voce e il corpo di Stefania Tansini, che ha intrapreso un percorso di messa a nudo della propria esistenza attraverso il movimento, e spingere l’espressione individuale verso l’incontro con l’altro nel modo più essenziale e autentico possibile. Un’esperienza solistica che va a toccare, in modo visibile e sensibile, territori collettivi come il respiro e il corpo. Un incontro diretto e intimo tra se stessa e chi la osserva e la ascolta.

“Poiché l’individuo non è solo un essere singolo e separato, ma per la sua stessa esistenza presuppone una relazione collettiva, se ne deduce che il processo di individuazione deve portare a relazioni collettive più intense e più ampie e non all’isolamento”.

Carl Jung

Three lights emphasise the depth of a space that is half black and half gold. A sound welcomes the entrance of the public.
The voice and body of Stefania Tansini, who has begun a journey of laying bare her own existence through movement, pushing individual expression towards an encounter with the other in the most essential and authentic way possible. A solitary experience that touches, in a visible and sensitive way, collective territories such as the breath and the body. A direct and intimate encounter between herself and those who observe and listen to her.

“As the individual is not just a single, separate being, but by their very existence presupposes a collective relationship, if follows that the process of individuation must lead to more intense and broader collective relationships and not to isolation.”

Carl Jung